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Blumenson Salerno to Cassino
Mar Gen 03, 2012 4:44 pm Da saverio
Navigando in internet mi sono imbattuto nella versione on line del libro di Blumenson:
http://www.ibiblio.org/hyperwar/USA/USA-MTO-Salerno/index.html#index
spero di aver fatto cosa gradita.
ciao a tutti
http://www.ibiblio.org/hyperwar/USA/USA-MTO-Salerno/index.html#index
spero di aver fatto cosa gradita.
ciao a tutti
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FIGARO 'Storia di un partigiano del sud' di Luca Cifarelli
Lun Set 05, 2011 5:34 pm Da Valentino Rossetti
Conflitti armati inevitabilmente restituiscono memorie individuali e collettive.
Luca Cifarelli nel Suo Figaro, (Florestano Bari 2011) romanzo dedicato al proprio nonno materno, (Minguccio barbiere molfettese), rende perfettamente l'idea dei …
Luca Cifarelli nel Suo Figaro, (Florestano Bari 2011) romanzo dedicato al proprio nonno materno, (Minguccio barbiere molfettese), rende perfettamente l'idea dei …
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Grande stampa e cattiva informazione
Dom Giu 26, 2011 5:33 pm Da Balestrino
Inoltro alla vostra attenzione il post di un blog che segnala come sul Corriere della Sera una foto dei soldati tedeschi che trasportavano a Castel Sant'Angelo le opere d'arte di Montecassino sia stata confusa con quella di una razzia d'arte. In …
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ristampa di Rudolf Boehmler "Montecassino"
Ven Apr 22, 2011 1:27 pm Da von senger
Cera da aspettarselo, è stato ristampato il mitico e fino a ora introvabile libro di Rudolf Boehmler "Montecassino". Lo trovate qui:
http://uominiearmi.blogspot.com/2010/11/monte-cassino-di-rudolf-bohmler.html
Il prezzo di 35.00€ è …
http://uominiearmi.blogspot.com/2010/11/monte-cassino-di-rudolf-bohmler.html
Il prezzo di 35.00€ è …
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La mappa misteriosa - 36 Divisione Texas
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La mappa misteriosa - 36 Divisione Texas
baden - provenienza: Roccasecca
Iscritto dal: 15/11/2002, messaggi inviati: 158, site TEAM
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12/11/2007 19.26
Oggetto: La mappa misteriosa - 36 Divisione Texas
Sul Corriere della Sera di domenica 11 novembre, poi sui quotidiani locali del 12 novembre, Ciociaria Oggi e La Provincia, è stato riportato, con grande enfasi da scoperta del secolo, il racconto dell’amico Pietro Valente da Cassino. Ebbene tale racconto ciclicamente riempie i rotocalchi giornalistici e puntualmente ce lo ritroviamo davanti. Per chi non l’avesse seguito lo riporto in sintesi: “Pietro Valente racconta che qualche anno prima della guerra aveva accompagnato un Ufficiale Italiano, di cui riporta il nome, sul campanile della chiesa di Sant’Angelo in Theodice; costui stava stendendo la mappa militare dei luoghi. Sembra che al momento di mettere il nome al fiume che di li passava, il “Gari”, erroneamente indicò il “Rapido”. Da tale errore sarebbe stata cagionata la disfatta della 36 Texas nel Gennaio 1944, in quanto questa carta venne usata dagli americani e, pertanto, scambiarono il piccolo torrente “Rapido” per il più grande “Gari”. Beh questa ricostruzione non mi convince, per svariati motivi. Non metto assolutamente in dubbio la veridicità del racconto del testimone, degno di fede assoluta, ma che questo sia stata la causa della disfatta americana…ce ne passa. Innanzitutto le carte topografiche italiane erano sin dall’inizio del secolo, molto dettagliate e precise; viene difficile pensare che gli americani non le avessero. Ho una carta topografica del 1910 che sembra fatta oggi. Poi prima dell’attacco, vennero fatte diverse ricognizioni e gli americani videro l’ampiezza, profondità e velocità delle acque del Gari. Per la cronaca bisogna specificare che il “Rapido” nasce alle falde del Colle San Martino (ricordate 4 passi heavy metal?), quindi scende a valle, lambisce Sant’Elia Fiumerapido, quindi l’abitato di Cassino; il Gari nasce ai piedi di Rocca Janula proprio al centro di Cassino (infatti è il fiume d’Europa che ha le sorgenti più basse sul livello del mare!); i due fiumi si incontrato dopo Cassino ma prima di Sant’Angelo in Theodice, per diventare soltanto “Gari”.
Pur se nelle presunte mappe americane era scritto solo “Rapido”, ben si vedeva che questo poco prima di Sant’Angelo si era arricchito di un affluente, pertanto era nota la sua portata d’acqua. E’ vero che i comandanti americani erano soliti pianificare gli attacchi sulle mappe e non direttamente sul terreno, ma devo dire che questo, a Cassino, non è risultato vero fino in fondo.
Ho avuto la fortuna di visionare un documento eccezionale; una cartina fatta a mano “sul campo” dagli ufficiali americani, che pianificava l’attacco della 36 Texas; questo documento era nelle mani di Walter Nardini, autore del famoso “Cassino fino all’ultimo uomo”; ora nella mani di un membro dell’Associazione Battaglia di Cassino, di cui non dirò il nome per riservatezza.
Ebbene sono segnati tutti i campi minati, i punti di collocazione delle passerelle, i corridoi per la fanteria, i punti di ritrovo... insomma una pianificazione tutt’altro che approssimativa e priva di riscontri sul campo. Gli americani erano consci della difficoltà dell’impresa, il Generale Walker voleva rifiutarsi di dare l’ordine di attacco; poi venne eseguito, in grande fretta, per appoggiare lo sbarco di Anzio e si risolse in un bagno di sangue.
Quindi benvengano queste notizie, che arricchiscono la storia, ma non sempre possono assurgere a valore storico assoluto.
Baden alias Roberto Molle
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12/11/2007 19.26
Oggetto: La mappa misteriosa - 36 Divisione Texas
Sul Corriere della Sera di domenica 11 novembre, poi sui quotidiani locali del 12 novembre, Ciociaria Oggi e La Provincia, è stato riportato, con grande enfasi da scoperta del secolo, il racconto dell’amico Pietro Valente da Cassino. Ebbene tale racconto ciclicamente riempie i rotocalchi giornalistici e puntualmente ce lo ritroviamo davanti. Per chi non l’avesse seguito lo riporto in sintesi: “Pietro Valente racconta che qualche anno prima della guerra aveva accompagnato un Ufficiale Italiano, di cui riporta il nome, sul campanile della chiesa di Sant’Angelo in Theodice; costui stava stendendo la mappa militare dei luoghi. Sembra che al momento di mettere il nome al fiume che di li passava, il “Gari”, erroneamente indicò il “Rapido”. Da tale errore sarebbe stata cagionata la disfatta della 36 Texas nel Gennaio 1944, in quanto questa carta venne usata dagli americani e, pertanto, scambiarono il piccolo torrente “Rapido” per il più grande “Gari”. Beh questa ricostruzione non mi convince, per svariati motivi. Non metto assolutamente in dubbio la veridicità del racconto del testimone, degno di fede assoluta, ma che questo sia stata la causa della disfatta americana…ce ne passa. Innanzitutto le carte topografiche italiane erano sin dall’inizio del secolo, molto dettagliate e precise; viene difficile pensare che gli americani non le avessero. Ho una carta topografica del 1910 che sembra fatta oggi. Poi prima dell’attacco, vennero fatte diverse ricognizioni e gli americani videro l’ampiezza, profondità e velocità delle acque del Gari. Per la cronaca bisogna specificare che il “Rapido” nasce alle falde del Colle San Martino (ricordate 4 passi heavy metal?), quindi scende a valle, lambisce Sant’Elia Fiumerapido, quindi l’abitato di Cassino; il Gari nasce ai piedi di Rocca Janula proprio al centro di Cassino (infatti è il fiume d’Europa che ha le sorgenti più basse sul livello del mare!); i due fiumi si incontrato dopo Cassino ma prima di Sant’Angelo in Theodice, per diventare soltanto “Gari”.
Pur se nelle presunte mappe americane era scritto solo “Rapido”, ben si vedeva che questo poco prima di Sant’Angelo si era arricchito di un affluente, pertanto era nota la sua portata d’acqua. E’ vero che i comandanti americani erano soliti pianificare gli attacchi sulle mappe e non direttamente sul terreno, ma devo dire che questo, a Cassino, non è risultato vero fino in fondo.
Ho avuto la fortuna di visionare un documento eccezionale; una cartina fatta a mano “sul campo” dagli ufficiali americani, che pianificava l’attacco della 36 Texas; questo documento era nelle mani di Walter Nardini, autore del famoso “Cassino fino all’ultimo uomo”; ora nella mani di un membro dell’Associazione Battaglia di Cassino, di cui non dirò il nome per riservatezza.
Ebbene sono segnati tutti i campi minati, i punti di collocazione delle passerelle, i corridoi per la fanteria, i punti di ritrovo... insomma una pianificazione tutt’altro che approssimativa e priva di riscontri sul campo. Gli americani erano consci della difficoltà dell’impresa, il Generale Walker voleva rifiutarsi di dare l’ordine di attacco; poi venne eseguito, in grande fretta, per appoggiare lo sbarco di Anzio e si risolse in un bagno di sangue.
Quindi benvengano queste notizie, che arricchiscono la storia, ma non sempre possono assurgere a valore storico assoluto.
Baden alias Roberto Molle
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