Un pugno di eroi per salvare l'Italia

Lo sfondamento della linea Bernhard, che precedeva di pochi chilometri la Linea Gustav, nel dicembre del 1943 segnò le sorti dell’Italia e ne avviò la liberazione. Tra l’Alto Casertano e Montecassino si combatté una battaglia cruenta come e forse di più dello sbarco in Normandia narrato da Steven Spielberg in “Salvate il soldato Ryan”. E a combattere per la liberazione dell’Italia, pochi lo sanno, non ci furono solo gli alleati. Ci fu anche un manipolo d’italiani, come il generale Federico Marzollo, uno degli ultimi sopravvissuti di quegli scontri: dell’assalto di Monte Lungo, a Mignano di Monte Lungo, in particolare. Il generale è il nostro soldato Ryan, allora era il caporal Marzollo. I soldati italiani che combatterono a Montelungo furono i primi ad affrontare i tedeschi come nemici. A settembre del 1943, gli stessi uomini avevano già salvato Bari da una incursione dei paracadutisti della Weermacht. Eppure, i tedeschi fino a pochi giorni prima dell’otto settembre, erano i nostri alleati storici: i nostri fratelli. Con gli americani invece il rapporto fu più semplice. Anche se successivo alla battaglia di Mignano Montelungo. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, i reduci di Monte Lungo e di molte altre battaglie furono destinati all’addestramento alla battaglia. Dopo averle combattute. E l’ufficiale Marzollo decise di cambiare strada per rendersi più utile all’Italia, tra i carabinieri. Dove diventò generale.

Luigi Ferraiuolo

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Scusate l'ignoranza, nel filmato ci sono anche soldati del Primo Raggruppamento Motorizzato? Se sì qual'è la fonte del filmato? Grazie.